Ayia Napa (Cipro) 2018
- gennytravel
- 4 apr 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 5 apr 2020
Un caldo infernale, aeroporto non eccessivamente affollato, ed in circa 30 minuti dall’atterraggio, ero già pronto a noleggiare l’auto di cui avrei fatto uso nei successivi 10 giorni! Stavolta andare in auto non era semplice come sempre, in quanto la guida a Cipro è a destra e bisogna tenere la sinistra! Per cui è pacifico comprendere che le prime ore in auto occorrono solo per capire come fare a non prendere le rotonde in senso inverso!! Ad ogni modo da Larnaca ad Ayia Napa[1] occorre circa un’ora in auto. Le autostrade a Cipro sono sempre abbastanza libere per cui la guida è agevole e non ci sono particolari misure da rispettare se non quelle relative alla velocità. Una curiosità che notai durante il tragitto per arrivare ad Ayia Napa fu identificare l’isola di Cipro con un colore, beh senz’altro il bianco, le case sono bianche, gli uffici pubblici bianchi, persino hotel e ostelli! Prima di giungere a destinazione inoltre, mi documentai sulla località in termini di storia e di politica, in quanto già conoscevo la situazione del conflitto tra Cipro del Nord e la parte meridionale dell’isola, avvenuto nel 1974, anno in cui la Turchia intervenne militarmente prendendo il controllo della parte settentrionale dell’isola; Ayia Napa, localizzata nell’area Sud, e quindi nella parte di Cipro membro dell’UE, era distante pochissimi km dal confine con il Nord. Giunto ad Ayia Napa, decisi di fare un giro perlustrativo in completa solitudine (ero partito con altri due componenti, e a breve sarebbero arrivati altri tre). La mia struttura, Cleopatra Hotel, era a circa 200 metri dalla zona in cui si concentra la vita notturna di Ayia Napa: ovvero dove si trovano locali come Encore, The Square, o il rinomato The Castle, o ancora Bed Rock ecc. . Per le spiagge invece, avevo già identificato quali erano degne di visita, la più vicina dal mio hotel era la Pernera Beach, e li ci andai il primo giorno di arrivo a Napa, tuttavia la più conosciuta in assoluto, distante circa 1,5 km, era Nissi Beach. Nissi Beach, è conosciuta anche per la sua lingua di sabbia lunga circa 50 metri che unisce la spiaggia con una sorta di roccia sabbiosa. Su questo litorale, la maggior parte di turisti che si incontrano, raramente sono europei, o meglio solo in minima parte, molti arrivano dal vicino Libano, o da Israele, molti altri sono Russi, essendo Ayia Napa la meta balneare preferita dai Russi. La terza spiaggia che ho visitato, a mio modesto avviso stupenda, è Konnos Bay, in prossimità del Parco di Capo Greco, anche in questo caso posso confermare che questa baia merita senz’altro visita![2]
Se si prosegue in direzione del confine verso il territorio non sovrano di Cipro del Nord (territorio occupato dal governo turco per intenderci), ci si ritrova nella Famagosta, ovvero una fantomatica città dai tratti spettrali che è rappresentativa, ancora oggi, dell’invasione turca del 1974. In questa località le visite non sono permesse, tuttavia dal porto di Ayia Napa, (Ayia Napa Harbour) vengono organizzate quotidianamente visite in traghetto dove è possibile veder la città fantasma ma solo dal mare! Per quanto concerne la cucina, ho potuto constatare che quest’isola, almeno nella parte meridionale, subisce molto l’influenza della cucina greca, per cui è facile trovare dei ristoranti che cucinino pite, carne servita con yogurt greco, o pesce servito con spezie locali.
In definitiva, considero l’esperienza cipriota, una di quelle che mi ha arricchito di più dal punto di vista culturale, in quanto avendo conosciuto diverse persone provenienti dal medio-oriente, con religioni diverse (ortodossi, ebrei), e con abitudini diverse, sono riuscito ad ampliare il mio modo di vedere e vivere determinati aspetti della vita quotidiana.


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